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mercoledì 16 marzo 2011

7 mila euro al mese di pensione: la media dei Consiglieri Regionali

Due anni di lavoro e una pensione a vita di tre mila euro. Oppure cinque anni, un'intera legislatura, e un assegno vitalizio mensile di 7 mila euro. Una cifra che può arrivare fino a 10 mila, certo, per alcuni baciati da una focosissima fortuna, e che può essere percepita dai 55 anni d'età. No, non è mica la sorte di chi vince al Win for Life, ma più semplicemente il trattamento economico pensionistico riservato a -rullo di tamburi- tutti gli ex Consiglieri Regionali. Nella Puglia che ha qualche problema con i conti, sfora il Patto di Stabilità e taglia i servizi sanitari,i soldi per aumentare le pensioni degli ex componenti del parlamentino ci sono stati eccome. E per tutti le tasche si sono gonfiate, dopo l'ultimo aumento di circa 1000 euro a testa.
Assegni da capogiro, persino per chi ha avuto problemi seri con la giustizia. Infatti, sono numerosissimi i casi di Consiglieri che hanno avuto pesanti rogne giudiziarie, ma che continuano a percepire gli assegni da sogno. Uno dei più recenti è quello di Giuseppe Affatato, in carica durante la terza legislatura. Affatato è stato condannato in secondo grado a quattro anni di carcere per le tangenti nell'ambito dello scandalo del rullo trasportatore di Manfredonia. Dopo venti anni di processo, l'ultima sentenza di secondo grado è stata emessa l'anno scorso.
Nonostante tutto ciò, Affatato percepisce un assegno di 8.300 euro al mese. E nello stesso uragano fu coinvolto il suo collega Cosimo Damiano Francesco Di Giuseppe, condannato anche lui in secondo grado l'anno scorso a 5 anni di carcere. Ed anche per lui, i pugliesi contribuiscono per un assegno di 7.800 euro al mese. Cifre, queste, che forse indignano un po' il cittadino comune “costretto” a lavorare una vita e a farlo onestamente, per prendere una pensione -che non si sa da quando si incasserà- di... lasciamo perdere.
 Ma oltre ai due casi su citati, ce ne sarebbero tanti altri più indietro col tempo. Senza dimenticare nemmeno le pensioni di reversibilità, che ugualmente fanno spazio allo sgomento del pugliese medio. Salta all'attenzione l'assegno alla vedova di Pinuccio Tatarella, Angela Filipponio, la quale prende 4.100 euro al mese. Il che, sebbene sia sempre una cifra da mille e una notte, non dovrebbe far arrossire rispetto alle altre.
Quello che però, segna un pizzico di disappunto è il fatto che la docente di Filosofia del Diritto percepisca -oltre al giusto stipendio da Professoressa- anche la pensione da parlamentare, carica che ha ricoperto durante la scorsa legislatura. Insomma, c'è decisamente qualcosa che non va. In tutto questo fiume di soldi che dai conti dei contribuenti passano in quelli dei politici, i pugliesi pagano oggi il ticket (con una “questione sanità” sempre più bollente), non ci sono soldi per integrare e garantire il diritto allo studio, c'è il blocco delle assunzioni, le famiglie che non arrivano a fine mese...Già, perchè c'è la crisi. Ma chi la paga questa tanto chiacchierata crisi? Fate vobis.

 di Federica Stea 

fonte:
http://www.barilive.it/news/Politica/19218/focus.aspx#main=articolo

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