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venerdì 3 dicembre 2010

Italia, Giovani Bye Bye

I giovani sono pochi, saranno sempre meno, non ne attiriamo dall’estero, hanno
difficoltà a trovare lavoro e a fare carriera e non investiamo su di loro. Facciamo il
loro e il nostro male, ma tutto è fermo. Lo denuncia un rapporto di Manageritalia.
- Nel 2020 gli elettori over 50 supereranno gli under e i 20-39enni caleranno di 2,1 milioni
- Il rischio di disoccupazione nel periodo di crisi (2008-2009) tra i giovani (rapporto tra
disoccupazione giovanile e totale) è aumentato del 20% e più che in tutti gli altri paesi
europei
- Non è vero che i nostri giovani più istruiti fuggono dall’Italia, lo fanno nelle stesse
proporzioni degli altri giovani europei. È invece vero che noi non sappiamo attirare
giovani dall’estero e quindi il saldo tra giovani che escono e entrano è in Italia negativo –
1,2%, contro 5,5% della Germania e 20% degli USA
- Si diventa dirigenti a 40 anni
- Avere un padre laureato in Italia permette al figlio di guadagnare in media il 50% in più
rispetto a chi ha un genitore con titolo più basso
- Investiamo solo lo 0,6% nella protezione sociale dei giovani (disoccupazione e casa), contro
una media europea del 2,5%
- Spendiamo per le pensioni (15,5% del Pil) più della media EU (11,9%), mentre per il
sostegno al reddito in caso di disoccupazione solo lo 0,5% del Pil contro una media EU
dell’1,5%
- Spendiamo per l’istruzione il 4,8% del Pil, contro il 6,1% della media Ocse e i nostri
studenti di 15 anni sono tra i meno preparati d’Europa

fonte:
http://crisiesviluppo.manageritalia.it/wp-content/uploads/2010/11/Rapporto-Manageritalia_Italia-Giovani-bye-bye-novembre-2010_definitivo.pdf

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